venerdì 22 ottobre 2010

Anno Zero

E' anche grazie alla comunicazione fatta sul web, se Obama ha prima vinto le primarie nel Partito Democratico e poi le elezioni presidenziali, è stato invece, completamente ignorato (il web) da quasi tutti gli altri avversari, McCain compreso. 
La tv è vecchia, è superata ed è noiosa e lei lo sa. E lo sa anche Santoro.
E' stata spiantata dalla rete, che ha fatto in modo che la televisione finisse in una sala di rianimazione, in attesa di esalare l'ultimo respiro.
E' una questione di utenti, di fruitori, di pubblico. Sono fermi, immobili, sono obbligati a digerire tutto quello che gli viene proposto, senza poter dire la loro.
 Lei  può dire di tutto ed il contrario di tutto, tanto dura un istante, non conosce il podcast. Poi finisce. Non ha la memoria di internet, dove si può rivedere o rileggere per sempre tutto ciò che interessa.
 Infatti Santoro, non solo ha sbancato gli ascolti, ma si è divertito moltissimo, come egli stesso ha dichiarato, quando ha messo in onda sul web ''Rai per una Notte''.
 I Talk Show specialmente se di approfondimento politico, fanno male alla politica, fanno male alla gente che vuole farsi un'opinione, fanno male ai giovani che iniziano a credere che fare politica significhi andare a ''Porta a Porta'', dove anche un leader di partito o un ministro può essere tranquillamente scambiato per una soubrette e dove non c'è differenza tra un programma di interesse sociale ed uno sportivo. I talk show, fanno bene solo agli ospiti ed ai loro conduttori.
 Ieri sera, ci abbiamo pensato pure a lungo, ma poi, io e la mia ex fidanzata lo abbiamo visto ''Anno Zero''.
Si è parlato della libertà di informazione in televisione: i soliti ospiti, veramente i soliti. Inutile scrivere che non si è capito niente, un continuo urlarsi addosso, dove tutti si sono lamentati di essere stati interrotti.
 E' anche arrivata, nel finale, una comunicazione di Masi, il Direttore Generale della Rai, dove spiegava che non c'è stato nessun atteggiamento ostile nei confronti di ''Vieni via con me'', ma consueti problemi organizzativi riguardo ad una nuova trasmissione che sta per essere messa in onda, quindi Saviano può stare tranquillo.
Ma il punto non è questo, la cosa che abbiamo notato, che parlando di stipendi, sono venuti fuori i costi di tanti programmi e i compensi  dei conduttori. E come sempre si è finita con la solita demagogia:  il denaro che viene speso per la produzione dei programmi, non viene chiesto ai contribuenti, ma è interamente coperto dai ricavi pubblicitari... e ogni anno nel bilancio della Rai ci sono 200 milioni di passività.
 Perchè non viene mai in mente a nessuno che gli utili provenienti dalla pubblicità sono finanziati  dalle persone che fanno la spesa? che si ritrovano il prezzo del prodotto, più il contributo pubblicitario.
 In altre parole, chi fa le compere al supermercato versa, spesso in anticipo, parte dei due milioni all'anno che percepisce Fabio Fazio.

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