giovedì 27 gennaio 2011

Ventisettegennaio

Questo piccolo libro è molto utile, purtroppo.

Certi discorsi presidenziali

                                   
Ci sono frasi espresse in dati momenti, da uomini che fanno la Politica del nostro tempo, che ti toccano il cuore immediatamente, poi solo dopo anni passano alla Storia. Come fu quella di John Kennedy: "siamo tutti berlinesi", pronunciata esattamente sotto il muro di Berlino. O quella di suo fratello Robert: "ci sono uomini che guardano le cose come sono e si chiedono perché... io sogno le cose come non sono mai state e mi dico perché no".
L'altro ieri il Presidente degli Stati Uniti, parlando a Camere unificate per il tradizionale discorso sullo Stato dell'Unione, dopo aver elencato una serie di tagli che intende fare, ha parlato dell'istruzione pubblica dove intende investire e si è così espresso: "guai a ridurre le risorse alla scuola, sarebbe come alleggerire un aereo troppo pesante eliminando proprio il suo motore". Intanto i suoi biografi si stavano già sfregando le mani.

martedì 25 gennaio 2011

Eccezionale normalità

 Era qualche giorno che vivevo uno strano sentimento di stupore e non capivo perché, poi stamattina ascoltando Prima Pagina mi si è accesa la lampadina ed ho esclamato nei miei pensieri... ecco cos'era: Non solo un politico è andato in galera, ma si è fatto accompagnare in carcere dai carabinieri, senza dire che i giudici sono comunisti o che si sono accaniti contro di lui. A volte basta poco per fare una bella figura, anche se si è stati condannati per mafia.
 Salvatore Cuffaro non solo ha accettato il verdetto, ma ha anche riconosciuto la legittimità dei giudici. Un uomo che è stato lui stesso un'Istituzione, ha avuto rispetto per le Istituzioni. 
 Non che sia successo qualcosa di meraviglioso, ma questo comportamento in Italia è eccezionale. Noi siamo il Paese dove genitori raccontano, che l'insegnante che ha messo un'insufficienza al proprio figlio, è un incompetente e ce l'ha con il ragazzo. E pure il poliziotto che ci ferma al ritorno da una cena dove abbiamo bevuto un po' troppo, ce l'ha con noi, si accanisce contro di noi, lì dove potrebbe anche chiudere un occhio. Il vigile che ci multa perché parcheggiamo il motorino sul marciapiede è un pignolo. Anche per la  nostra squadra di calcio vale la stessa regola, quando perde è per colpa dell'arbitro o del guardalinee. Pure per le frane e le alluvioni il colpevole è la natura e non di chi ha costruito abusivamente.
Tutto questo è semplicemente perché siamo sudditi, non cittadini, dobbiamo sempre difenderci da qualcuno, anche dalla natura in certi casi.

giovedì 20 gennaio 2011

La sana informazione

"L'opinione pubblica bene informata è la corte suprema della   democrazia", Joseph Pulitzer.
 Appunto, grazie di cuore a Porta a Porta, Matrix, Kalispera e il TG1.

lunedì 17 gennaio 2011

       
"Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere".
Robert Doisneau

sabato 15 gennaio 2011

Avete vinto voi


Avete ancora vinto voi, forse io non lo vedrò, ma prima o poi dovrà finire.

giovedì 13 gennaio 2011

"La Famiglia"



 Il fatturato della FIAT si sviluppa al settanta per cento in Italia e al trenta per cento nel resto del mondo. Conta 123.000 dipendenti più l'indotto nel nostro Paese.
 Non esiste famiglia di imprenditori in Italia o in Europa che ha ricevuto aiuti, come li ha ricevuti "la Famiglia" Agnelli.
 Per quasi un secolo l'Italia (Stato e abitanti) ha aiutato fin che ha potuto la FIAT, con la scusa che era l'unica industria italiana.
 Dagli anni 50 fino ad oggi la FIAT ha goduto: di leggi ad hoc, incentivi sulla rottamazione, sgravi fiscali, ha acquistato a un prezzo ridicolo tutte le altre aziende automobilistiche italiane, Alfa Romeo, Autobianchi, Ferrari, Innocenzi, Lancia, Maserati (col pretesto che non dovevano andare in mano ai giapponesi), diventando così non più FIAT ma, Gruppo Fiat; non appena ne ha avuto bisogno i governi l' hanno soccorsa con la Cassa Integrazione e molto altro ancora.
 Per quasi un secolo in Italia non hanno funzionato affatto i trasporti pubblici e continuano a non funzionare, semplicemente perché un'azienda doveva renderci dipendenti delle automobili. Allo stesso modo fanno le organizzazioni criminali con la complicità della politica, prima degradano le città e le persone, poi ti vendono la felicità sotto forma di stupefacenti. 
 A dire il vero oggi ci sono treni che funzionano abbastanza bene, l'Alta Velocità ad esempio, ma semplicemente perché ''La Famiglia'' lì ci ha investito.  
Alla favoletta che a Roma la metropolitana non esiste a causa delle rovine nel sottosuolo, non ci crede neanche un bambino. Anche lui sa che la Roma Imperiale si trova tra i nove e gli undici metri e che in media le metropolitane sono scavate a 30/35 metri. Ed anche a un bambino piacerebbe ammirare un mosaico o un  decoro Imperiale sotto vetro, intanto che è in attesa che arrivi il treno.  
Dagli anni sessanta agli anni novanta la FIAT è stata guidata da Gianni Agnelli anche detto "l'avvocato", dal 1991 senatore a vita, nominato dall'allora Presidente Francesco Kossiga. E' stato l'imprenditore italiano più famoso nel mondo. Ha raccontato lui stesso, che ha iniziato a lavorare a quarant'anni e che ha frequentato le persone più influenti d'Europa. Amante dell'arte, della bella vita e delle belle donne. Senza ombra di dubbio il suo stile è stato quello più imitato (la cravatta corta, l'orologio sul polsino e l'abbronzatura tutto l'anno) da molta gente senza personalità.
 Nipote di un altro Giovanni Agnelli anch'egli senatore, del partito che governò durante il ventennio, ma questo non importa. Importa però, che all'epoca la FIAT produceva veicoli bellici.
 Oggi la FIAT è guidata da John Elkann (detto Yaki) nipote dell'avvocato, con gli stessi vizi del nonno e del trisauro. Sposato con una nobildonna come i suoi predecessori ed ha la stessa loro arroganza. 
 E' chiaro a tutti che John non ci mette la faccia, usa quella di un Amministratore Delegato italo canadese che porta cachemire a collo alto e la sera mangia in pizzeria, pare sia tra i manager più pagati al mondo, esattamente come fece suo nonno con Cesare Romiti, che per "La Famiglia" si fece anche il carcere ad inizio anni novanta.
Sono pochi anni che la FIAT non può più usufruire degli aiuti di cui ha sempre goduto. Perchè esiste una legge europea che lo vieta. Non lo fa la Merkel con la Wolkswagen e non lo fa il Governo Francese con la Citroen e la Renault.
 Allora come tutte le mafie che si rispettano non fa altro che dettare leggi, ispirandosi ai criteri dell'arroganza e del ricatto!
 Due anni fa la FIAT ha comprato la Chrysler.
 Adesso è ora di riempire le strade italiane di SUV, non bastano ancora quelli che già ci sono.
 Quindi per non chiudere lo stabilimento Mirafiori, la Fiat chiede di produrre Chrysler.
 Pretende che 5430 operai lavorino ore in più, non quelle previste dal contratto e che non saranno utilizzate sul calcolo Tfr. Di ridurre di dieci minuti la pausa pranzo. Non ho ben capito in che modo, ma intende inoltre non pagare il primo giorno di malattia. Dice ai sindacati: fate un referendum interno, se vince il no, io chiudo lo stabilimento e vado all'estero. Se vince il sì, si lavora come di dico io! Detta legge, non discute.
 Trovo che questa sia un'altra similitudine che ''La Famiglia'' ha con le mafie: i tuoi diritti te li gestisco io... Esattamente come i Corleonesi in Sicilia 50 anni fa con l'acqua e i Casalesi oggi con la spazzatura.
 Vabbè, si è capito che è una dinastia che non amo e sono anche pieno di pregiudizi nei loro confronti. Sarò anche pieno di pregiudizi, ma il loro il loro partner più consistente è il colonnello Gheddafi
 Sono figlio di quello che Pasolini definiva "sottoproletariato", mio padre nella sua vita ha avuto quattro piccole utilitarie e tutte FIAT. Gli avevano fatto credere che comprare auto italiane era la scelta più sana e patriottica. 
 Dalla morte di Gianni Agnelli, gli eredi non hanno fatto altro che litigare, per i fondi neri che l'avvocato stesso aveva nascosto in  Svizzera. Intanto però che nascondeva i fondi, usufruiva di una serie di benefici dallo Stato.
 L'avvocato ha dichiarato spesso che il lunedì dopo la consueta sciata si recava a Roma, cenava con amici e a letto presto. Il martedì un passaggio al Senato, poi pranzo al Quirinale e poi di nuovo verso Torino. Che ci andava a fare al Quirinale? A suggerire l'Italia che avrebbe desiderato?
 Poi la cosa che non comprendo è: perché ''la Famiglia'' in Italia sia così amata? in molti hanno il sogno di cenare con loro, o frequentare i loro stessi luoghi.
 Ai funerali dell'avvocato c'erano tante persone commosse, tanti erano diventati sordi proprio nelle sue fabbriche e l'aria che stavano respirando era inquinata grazie a lui.
Non mi sembrano poi imprenditori così illuminati, sembrano semplicemente commercianti, con tutto il rispetto per la categoria.
 Non assomigliano neanche un po' a Larry Page e Sergey Brin (creatori di Google), Steve Jobs (Apple), Bill Gates (Microsoft), questi uomini hanno cambiato l'economia globale e la visione che si ha di essa, non assomigliano neanche al sig. Leonardo Del Vecchio di Luxottica, cresciuto in orfanotrofio, e nel 2006 è stato il primo contribuente italiano e non lo conosce nessuno.
 Di tutto il jet set che l'avvocato diceva di aver frequentato, non v'è traccia nelle biografie degli altri, in altri termini non è mai citato nei libri che parlano dei Ford o dei Kennedy o di Picasso.
 La speranza che ho: é che tra stasera e domani i 5430 dipendenti della Stabilimento Mirafiori facciano vincere il no! e che dopo, almeno per una volta lo Stato aiuti i lavoratori e non "La Famiglia", solo per una volta.
 E che loro emigrino, così per una volta non dovrò essere triste nel vedere gente partire alla ricerca di un mondo migliore.
 Ma che emigrino con tutta la loro razza, tutta la discendenza. Sperando che non dimentichino qui Lapo con i doppiopetto a quadri inglesi, le fidanzate, i festini e la sua azienda Italia Independent, che produce occhiali da mille euro.


basilicoviola; ce l'avevo sullo stomaco da vent'anni










giovedì 6 gennaio 2011

Abitudini di famiglia

                          duemilacinque




                          duemilaundici

mercoledì 5 gennaio 2011

Andare in giro per i saldi



Oggi abbiamo incontrato queste quattro signore italiane, non ho potuto non fotografarle di nascosto. Che se riuscivo a immortalarle sulle strisce pedonali, dove le avevo notate, facevo meglio della copertina di un disco dei Beatles.
E' una impressione della mia ex fidanzata o hanno il colore dei capelli in abbinamento a quello della pelliccia?

martedì 4 gennaio 2011

All'alba e per tutto il giorno

                                                      
Quindi ti svegli all'alba, che poi l'ora non è proprio dell'alba, perché sono le sette, la luce sì. Te ne stai a casa più che puoi a poltrire, così a perdere tempo, ad aspettare che Basilico muova i primi passi da solo, senza che nessuno lo tenga per mano. 
Poi un po' scendi, ma torni presto, fa freddo e non ti va di stare fuori.
Solo quando sei a casa ti ricordi che non hai preso il pane e così ritorni indietro.
Fai la fila e poi esci con una baguette ancora calda, ti avvii verso casa, ti fermi a guardare una vetrina che espone occhiali artigianali che si trovano solo in questa città, ogni tanto spezzi un pezzo di pane, lo metti in bocca e riponi la busta sotto il braccio. Ricevi una telefonata e mangi ancora un po' di pane caldo e alla fine sali a casa. Solo sul pianerottolo ti accorgi che hai mangiato quasi l'intera baguette à l'ancienne e devi ritornare di nuovo a comprarla.

sabato 1 gennaio 2011

Lacrime di Giulietta



Magnifico il titolo e ancora meglio il resto


New York, 26 dicembre, grande piccolo film
Il freddo stimola assai la creatività

Ville Lumière

Ben ritrovata meravigliosa Ville Lumière, mai nome ti è stato più proprio come in questa stagione. 
Ben ritrovati gli uomini con le giacche troppo strette, la sciarpa piccola e la zazzera, che camminano sui grandi Boulevard. L'Ile Saint Louis, la Senna, i Café che hanno fatto la storia, i cinema che proiettano i classici italiani tutti i giorni, Place Furstemberg (la mia preferita). Ben ritrovato velib (la bicicletta del comune), che ti da la possibilità di andartene in bici e la prima mezz'ora non si paga. Poi gli artigiani profumieri, quelli sarti e che fanno cappelli. Ben ritrovata alla signora Ines, che negli ultimi anni, in una salumeria ha preparato da mangiare tutti i giorni a Marcello e che ancora quando ne parla le vengono gli occhi lucidi. Ben ritrovati Florance, Alexy, Yves e Serena che è italiana è parla il francese meglio dei francesi. Ben ritrovate a queste passeggiate nei cimiteri, che servono a ricordarti che la vita è una bella storia, nonostante si gela. E questo popolo che duecento anni fa si diedero un sacco di mazzate su Place de la Bastille per cambiare le cose. Ben ritrovato il metro che oggi non si paga, che porta a teatro le vecchie signore, le file davanti al Beaubourg e l'odore delle crepes sulla strada.
Ben ritrovato Basilico, che con la fortuna che ti ritrovi (come dice la Compagnino), hai appena un anno e ci se venuto già tre volte.