venerdì 25 febbraio 2011

Come la scena finale de L'attimo fuggente

   In una scuola media di Catanzaro, una preside troppo pignola, cercava di far rispettare il regolamento (mi chiedo chi li scrive questi regolamenti così imbecilli), cioè vietava di far andare in gita un ragazzo affetto dalla sindrome di Down, invitando gli altri studenti a non dire niente al giovane del viaggio. Uno di loro però inizia e risponde alla preside: se lui non può andare alla gita, allora non ci vado nemmeno io. Uno dopo l'altro i compagni lo seguono: anch'io, anch'io. 
 Questi ragazzi meritano un grande applauso per la bella lezione che ci hanno dato, soprattutto in un'epoca dove in tanti si stanno interrogando proprio sulla perdita di valori tra i giovani.
 La preside magari farebbe bene a seguire un po' più le regole del buon senso, che quelle dei regolamenti scolastici.

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