giovedì 23 settembre 2010

Al titolo poi ci penso

Poi , ogni tanto, non capita quasi mai, succede che chi ami e ti dorme a fianco ti dice: vai tu? Sono già le sei e mezza e quella che chiami '' Basilico'', si è svegliata. E' così che iniziano gli ''spot mattutini della felicità''. Spot, perchè sono sempre gli stessi, più o meno.
Allora, tanti ''bonjour'' e sorrisi, fin da quando la trovi in piedi nella culla, con quella faccia che sa di sonno e delicatezze.
 Cambio del pannolino, che mentre lo arrotoli fai sempre la stessa battuta: ''uè, ma che bel peso specifico''.   
 Poi, le prepari la colazione intanto che le è già venuta fame, protesta ad alta voce perchè ha visto il latte e non può aspettare neanche un secondo e a te viene un po' di agitazione, faresti di tutto per non fare svegliare chi ti ha appena chiesto di riposare un po' di più stamattina. Alla fine ce la fai,  le dai la colazione, che ti sembra già ubriaca di prima mattina. Dopo, se te lo permette, fai colazione tu. Poi cominciano i giochi sul grande divano, intanto che accendi radio3, Prima Pagina.
 Alle sette e mezza si sveglia, la tua ex fidanzata. Grandi sorrisi, ancora, e baci. Dopo la vesti, fai la doccia, ti vesti di corsa tu ed esci. L'accompagni all'asilo con una Roma assai nervosa e litigiosa. Resti nella classe per qualche minuto in più e ti viene un sano desiderio di restarci per una settimana in quell'asilo, ma lo sai bene che non puoi. Intanto che ti avvii al lavoro senti pure un po' di nostalgia.
Invece sei distratto da una bella ragazza che parla al telefono e, da che andava di corsa, ora sembra non avere più fretta.
 E' innamorata, lo vedi subito. Lo vedi dall'andamento, dalla camminata.
 Ha quei fianchi sicuri e solidi che sono pronti per sorreggere un bambino. Ha la praticità che sta nelle donne quando amano, pensa a lui e pensa alla sua vita nello stesso tempo.
Lo stile è quello degli anni cinquanta, un po' ''Claudia'' nei film di Visconti insomma. Si è truccata con quel tratto un po' vivace, che trovi quando giri per i quartieri subito fuori le mura del centro di Roma.
 Porta una borsa bella grande e pesante sulla spalla, come quelle per andare in palestra, magari in pausa pranzo. E pensi pure al solco che le lascia nella carne.
 Fosse per te le daresti immediatamente una mano, che so: signorina la posso aiutare? Ma non lo fai perche hai paura di essere travisato.
Però poi rallenti e dopo ti fermi, intanto che ti accendi una sigaretta, con il Colosseo illuminato dal sole, là a pochi metri da te. Ed ascolti la telefonata: parla col fidanzato, è dispiaciuta, ma glielo dice senza alzare la voce. E' dispiaciuta, perchè era convinta di uscire stasera, di andare prima al cinema insieme, poi a dormire da lui. Il fidanzato invece deve giocare a calcetto. Lei però spera di vedersi dopo. Ma dopo c'è la pizza, con la squadra dell'ufficio, non si può. Quindi, gli ricorda che sono tre anni che stanno insieme ed ancora non ha le chiavi di casa sua. Se vuole può chiedere le chiavi alla madre che gli abita di fronte. Lei invece ha la netta impressione che sta antipatica a sua madre e che se la incontra di mattina la signora neanche risponde al buongiorno. E pure di prenderle dal portiere si vergona, e che non è quello il punto, ma è che stasera non si vedono! E lei non lo sapeva!
Continui la camminata e pensi alla ragazza che era uscita col cambio per domani e che invece stasera se ne tornerà a casa sua. Ma soprattutto pensi a quel bamboccione italiano. Quel cavallo brocco con la madre sul pianerottolo, magari gli fa anche le lavatrici, che stasera, invece, va a giocare a calcetto e che dopo tre anni non le ha dato ancora le chiavi.
E poi, ti viene in mente pure che Basilico è femmina. E non ti resta che sperare che, per quando sarà grande, questi maschi si saranno estinti.

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