martedì 21 settembre 2010

Solidarietà


Bulgari, colosso della gioielleria di lusso e non solo di quello, 360 negozi nel mondo, alberghi a Milano, Bali, Tokio e dal 1995 è quotata sulla borsa di Milano.
Per celebrare i 125 anni di attività, ha scelto proprio un bel modo. Ha aderito alla campagna ''riscriviamo il futuro'' di Save the Children, per assicurare entro il 2010 una educazione di qualità ad almeno 8 milioni di bambini che vivono nei paesi flagellati dalla guerra. Vi aderisce donando 60 euro di un anello che ne costa 290, una semplice fascetta d'argento con inciso ''all'esterno'' Bulgari e ''all'interno'' Save the Children.
Mi sto chiedendo quanto costa a Bulgari produrre una fascetta d'argento? Quanti potrebbero essere i ricavi? A giudicare da quanto costano gli occhiali, i profumi e gli orologi non immagino pochi. E poi mi sto chiedendo pure quanto costa oggi ad un'azienda in tempi di recessione farsi una o varie campagne pubblicitarie?
Ma perchè Bulgari invece di destinare il 20 per cento di un anello che ha già molto sovrastimato, non impianta nei paesi che ne hanno bisogno, direttamente le scuole? O non gli da lavoro, magari con i valori contrattuali europei?
Però se avesse fatto una di queste cose, probabilmente non avrei sentito parlare di loro.
Quindi compriamo l'anello e riscriviamo il futuro, ma di Bulgari

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