giovedì 7 aprile 2011

Follie

Un mio amico quando siamo al ristorante si mette ad origliare i discorsi degli altri tavoli. Poi una volta usciti, ci racconta le loro vite, cioè quello che è riuscito a sentire e un po' si è immaginato, è spassosissimo. 
 Io invece non ho bisogno di origliare, mi invento le loro vite senza ascoltare neanche una parola, me le invento di sana pianta come più mi piace. Ho un immaginario che non si ferma mai, faccio assai fatica a tenerlo a bada, certe volte ci litigo pure e gli dico... ma perchè non stai un po' fermo? e stattene al posto tuo!  fatti gli affari tuoi! 
 Vedo un ragazza con una borsa da palestra correre sulle strisce pedonali, che schizza senza aspettare il verde del semaforo e mi immagino che è una ballerina, anche se il corpo non me lo farebbe veramente pensare. Ha un'audizione che aspetta da anni con Bill T. Jones anche se è domenica, perché certi artisti amano lavorare quando gli altri riposano.
 Poi, il padre nero con i figli mulatti, premuroso e silenzioso, che si siedono di fronte a me in metropolitana: mi immagino che si è separato dalla madre dei bambini, lei è irladese. Il fine settimana va a prendere i figli e li porta al parco giochi. Ha una  ditta di traslochi ed è preoccupato perché il lavoro non sta andando bene, non ha abbastanza soldi per fare con  loro tutto quello che vorrebbe.
 E se incontro un uomo con un borsone, dove chiaramente ci sono delle mazze da golf, quello può essere un tiratore scelto, alla stregua di Oswald che sparò Kennedy. Pagato da non so chi,  si sta recando al numero 10 di Downing Street e che dentro la borsa ci porta un fucile ad alta precisione.
 Così come quando ho incontrato i due nella foto alla National Gallery sabato scorso, il cappellino di lui e la disinvoltura della coppia mi sono stati subito sospetti: ho immaginato che fossero come Lupin e la fidanzata o Diabolik e Eva Kant, e che volessero trafugarsi il Caravaggio che gli stava di fronte.
 Ma quello che più mi sorprende, è che il giorno dopo passavo vicino Trafalgar Square e sono  andato a controllare se il quadro fosse  ancora al suo posto.

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