giovedì 31 marzo 2011

Il Presidente La Qualunque

"Ich bin ein Berliner". John Kennedy, Berlino ovest, 26 giugno 1963.
"Sono lampedusano, ieri mi sono attaccato a internet e ho comprato una villa". Silvio Berlusconi, Lampedusa, 30 marzo 2011.

mercoledì 30 marzo 2011

Sarà che ora sono il padre di basilico, ma la scena di Campo de' Fiori mi ha messo un senso di angoscia, paura e lacrime.

martedì 29 marzo 2011

Banksy





Adoro, che nessuno sappia chi sia

Scrittori e Musicisti

 Nonostante la disoccupazione in Italia sia intorno al 29%, Il Corriere della Sera pubblica in allegato, da ieri in edicola, "Io scrivo", corso di scrittura in dieci volumi, tutti con dvd con uno scrittore o un noto giornalista. La concorrenza invece, la Repubblica, "Music Academy", la grande scuola per chitarra, basso, tastiere e batteria, sempre in dieci volumi, libro più dvd.
 Tra dieci settimane insomma, ci saranno molti più candidati per i Campiello, Strega, Sanremo e Amici. Non bastava già Alfonso Luigi Marra.


I carciofi affumicati

Chi è stato almeno una volta in questa stagione nei paesi campani ha sentito un gustoso odore di fumo primaverile. Nelle campagne e nei centri non troppo popolati, i carciofi, spesso di domenica, si cucinano così. Affumicati, con dentro un ripieno di aglio fresco, prezzemolo, cubetti di cuore del loro gambo, sale e pepe, devono cuocere ben coperti con una teglia.
 Anch'io la domenica li preparo sul terrazzo, fino a quando non mi denunciano... o mi trovo i pompieri sotto casa.
 Questi la mia amica napoletana di Ferrara se li ricorda e come.

venerdì 25 marzo 2011

Primavera

 La primavera sulle montagne scioglie la neve e scopre tutto quello che c'è sotto. Che poi non è uguale a quello che  l'autunno aveva coperto. Trova diversi i colori delle foglie e dei fiori.
 Anch'io oggi mi sono scoperto la faccia. Dopo quindici mi sono fatto la barba, con la lametta, ormai ne esistono a cinque lame. Anch'io ho trovato un viso diverso a quindici anni fa, più rotondo e con molte rughe che non sapevo di avere.


Ninna nanna della guerra

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe dun impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo dassassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finché dura sto macello:
fa la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

Trilussa, ottobre 1914

giovedì 24 marzo 2011

La trilogia degli occhiali


 Spicchiato: ..."aggio visto o polipo arlecchino coi tentacoli 'e tutti 'e colori, 'e pesci tropicali che ci ballavano sopra e sotto. Aggio visto un pesce spada ca teneva due spade, o pesce palla ca dintra d'isso teneva futuro e passato. Il Cristo di Rio ca si tuffava dal Corcovado. Aggio viaggiato per l'altro lato do munn. 'O Giappone, dove stavano i pesci cu l'uocchie a mondorla. Aggio visto n'iceberg, enorme... ca si scioglieva in lacrime di cristallo dintra a l'abisso d'o mare...
 Capitano: Spicchia' tutte sti cose hai visto?
 Spicchiato: certo, pecchè io so nammurato do mare.
 Capitano: comme nammurato?
 Spicchiato: si io lo amo.
 Capitano: e che fai? te lo chiavi?
 Spicchiato: eh mo chiavo... quello il mare mica esiste, il mare è un illusione.


 Spicchiato (uomo con gli occhiali)


Da quel piccolo gioiello che è Acquasanta, più o meno così me lo ricordo, al Palladium non so fino a quando. 
 Il teatro necessario.







Solo un verso

J'etais si près de toi que j'ai froid près des autres

Paul Eluard

martedì 22 marzo 2011

 La vera forza delle mafie sta fuori dalle mafie, le radici del crimine stanno nei vuoti etici e sociali, nel bacino delle convivenze, delle complicità, nell'indifferenza, nella delega, nella rassegnazione, sta in quel sistema di omertà diffusa, di corruzione che troviamo nel nostro paese.
Don Luigi Ciotti
 Troppo spesso usiamo parole che conosciamo poco, le parole sono importanti, riappropiamoci delle parole, riappropriamoci della parola Pace.
Gino Strada

(Stasera alla presentazione della nuova rivista di Emergency)

domenica 20 marzo 2011

Primavera

E' tempo di imbiancare, veramente non "è tempo", era già da perecchio che andava fatto. 
Così, scritto un po' alla maniera di numero22.

Lettere

Mi piace rovistare nelle vite degli altri, quegli altri che sono già stati qui. Stavo quasi per comprarla tutta intera la valigia. Così leggendole, avrei immaginato le loro vite essattamante come mi pare. Avrei immaginato i fidanzamenti, i corteggi, forse la malinconia di chi è stato soldato o di chi è emigrato.
Ma poi ho pensato, ma come mi presento a casa con questa valigia


mercoledì 16 marzo 2011

Certi gesti antichi

E' da qualche giorno che un gruppetto di operai italiani con delle belle rughe stanno lavorando intorno a una grossa buca in via  Baccina. Li osservo spesso di nascosto, hanno se non mi sbaglio l'accento ciociaro, devono essere quelle maestranze un tempo famose a Roma che si chiamavano, i cottimisti di Frosinone. Vanno veloci, non li vedi quasi mai fermi. Oggi intorno alle dieci stavano facendo colazione con delle grosse porzioni di pizza e mortadella che si sentiva il profumo in tutta la strada. Alla fine quando hanno ripreso il lavoro, uno di loro ha piantato il piede sulla pala e teneva il manico poggiato sulla spalla, si è sputato tra le mani e se le è sfregate, le ha lubrificate. Chissà forse per creare maggiore aderenza, forse per i calli o forse l'ha semplicemente visto fare a suo padre.

venerdì 11 marzo 2011

Ho sceso dandoti il braccio

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede 
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


Eugenio Montale

martedì 8 marzo 2011

Mani di Parma

Mi ha spiegato la signora Gina, che lavora da sessantacinque anni nell'azienda che fu di suo padre (produzione e stagionatura az. Vecchi), che non bisogna comprarlo più vecchio di ventisei mesi. Qualche mese dopo i due anni di stagionatura, il Parmigiano è perfetto, tiene la giusta compattezza, il giusto profumo e la giusta umidità. Dopo si rischia di trovarci i cristalli oppure piccolissimi fori d'aria.

mercoledì 2 marzo 2011

Buon compleanno tovarish

Ottant'anni. Buon compleanno Mr Gorbaciov, li ricordo bene quella fine degli anni ottanta.

L'Annunciazione di Lorenzo Lotto

Lorenzo Lotto nel 500 stravolgeva l'iconografia abituale dell'Annunciazione.
Maria è spaventata dalla notizia. E l'Arcangelo Gabriele, con quel braccio alzato, sembra le stia dicendo: "che sarà mai, ti sto solo dicendo che concepirai un figlio".