mercoledì 29 dicembre 2010

domenica 26 dicembre 2010

Il racconto di Santo Stefano

Ci sono le notizie e i ci sono i racconti. 
Di notizie ne arrivano tantissime, ogni giorno, le consumiamo velocemente e velocemente le dimentichiamo. Di racconti molti meno, uno ogni tanto, li viviamo di più, ci è più facile immaginarli e li assorbiamo per molto tempo.
Oggi nonno Bicenzo, il papà della mia ex fidanzata, ce ne ha fatto uno che ricorderò a lungo, ce l'ha raccontato in un modo spassosissimo. 
Dunque, lui ha un gemello e quando era piccolo suo padre per far vedere a tutto il paese, Andria, che aveva avuto due figli in un colpo solo (era già la seconda volta che gli nascevano due gemelli), li metteva in uno di quei passeggini doppi e poi li legava sul portabagagli della macchina. Se ne andava a spasso per il paese con questi due legati sulla macchina, così live o meglio ''en plein air''. 
Si tolse immediatamente il vizio quando una volta, in una curva, la carrozzina si slegò e cadde. Quel giorno pioveva e i gemelli erano dentro l'auto.

martedì 21 dicembre 2010

Un anno fa, alle due e quarantadue

Era più o meno una sera come questa, umida ma non fredda, quando siamo andati in via dei Gracchi. 
 Mi hai detto a un certo punto: ''prendi la valigia che ci siamo'', io non l'ho presa e son dovuto poi tornare indietro.
 Roma era tranquilla, era lì in attesa del Natale, persone non ce n'erano per strada, c'ero solo io; io, il taxi e i lampioni.
 E scoprivo la magia che c'è in sala parto.
 Vi ringrazierò fin che campo a tutt'e due.
  

domenica 19 dicembre 2010


           Per fare gli auguri ai fans ha invitato una sessantina
    di persone nello storico Carousel House del New Jersey
          

venerdì 17 dicembre 2010

Civiltà

Se le cose stanno come le hanno raccontate loro, l'Italia è anche un paese civile

Nuova grafica 2

Come si dice... chi cambia la via vecchia per la nuova sa quel che perde non sa quel che trova.

We want sex

La bella politica è casualità, partecipazione, impegno, caparbietà, considerazione degli altri, così si fa la storia.
Ieri sera abbiamo riso, e pianto così tanto che stamattina  il parquet del Nuovo Olimpia lo troveranno tutto allagato e sarà completamente da rifare.
Questo film è un miracolo.

giovedì 16 dicembre 2010

Caro Enrico, mi manchi

                                           
Stralcio di un intervista profetica di Eugenio Scalfari al Segretario, 28 luglio 1981

I partiti non fanno più politica. I partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente. [...] Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con il bene comune. Non sono più organizzatori del popolo [...]: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un boss e dei sotto-boss.  I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali. [...] Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le operazioni che le diverse istituzioni o i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. [...] Molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto dei vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano.
I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della Nazione; ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l'operato delle istituzioni.
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia di oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati...[...]
 Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l'operazione non può riuscire... Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.




                                                   

lunedì 13 dicembre 2010

Il pane fatto in casa

Dice la mia ex fidanzata, che sia per il vino che per il pane non appena fai l'upgrade difficilmente torni indietro. Nel senso che basta una volta che bevi un bicchiere di vino di qualità superiore alle tue abitudini che poi lo vorresti bere sempre. Lo stesso vale per il pane, così da qualche tempo ho preso l'abitudine di farlo io in casa. 
La mia ricetta:
600 grammi di farina di Lariano
330 grammi di acqua temperatura ambiente
150/180 grammi di pasta madre, il forno Roscioli ne ha una di 60 anni
Un pizzico di sale
Un po' di pepe macinato fresco con un Peugeot che avete rubato a ''La Coupole'', se non avete quello non ci provate manco che non è la stessa cosa, andate prima a Parigi a rubare un macinapepe.
Semi di finocchietto selvatico a piacere
Per la lievitazione ci vuole molto tempo, anche tutta la notte.
Quindi una volta impastato, preparate i panetti con la forma che gradite e copriteli con un vecchio maglione caldo. Al momento di metterli nel forno già molto caldo, capovolgeteli, quando sarà cotto capirete perchè.
La lievitazione lenta con la pasta madre, rende il pane molto profumato e gli allunga vita, dura tranquillamente una  settimana. Questa è più o meno la ricetta. 
 Ma l'ingrediente più importante siete voi, col vostro innamoramento, nel senso che impastare il pane vi deve piacere, appassionare e dovete essere fieri di avere le mani appiccicate, non dovete sbuffare se dopo la farina è arrivata dappertutto, in cucina come nei capelli, la cucina si pulisce e voi vi fate una bella doccia.



domenica 12 dicembre 2010

A volte di sera

Certe sere sono più speciali delle altre. Non che accada niente di straordinario, però lo sai, lo senti che sono serate particolari. E non sai neanche tu perchè, succede così per caso, si prepara la cena, si chiacchiera, si discute e ci si sfotte, che poi è tutto così normale, ordinario. Solo a fine sera ti accorgi che nella quotidianità, che hai già ripetuto parecchie volte, hai trascorso una bella serata e non per merito tuo. Probabilmente perché sei felice di far parte di una famiglia. 

mercoledì 8 dicembre 2010

Avion

Ma perchè le persone quando salgono in aereo spingono?

Londra

Londra, con la sua gamma di grigi, resta sempre una bella città, specialmente quando fa freddo e non vedi l'ora di entrare in metropolitana così ti riscaldi. Mi piace osservare la gente sopra e sotto che corre, che poi sotto c'è un mondo, al punto che quando cerchi un fioraio, ti indicano di andare nella stazione di Victoria.
Poi ad un certo punto vuoi tornare, basilico un po' ti manca.

martedì 7 dicembre 2010

Citazioni

Per caso ho incontrato un amico che non vedevo da tempo, gli ho chiesto se gli va ancora di giocare a tennis e gli ho detto pure che mi sono iscritto ad un circolo sul Lungotevere e non ho mai tempo per giocare.
 Mi ha risposto citando Groucho Marx; ''non  vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi membri persone come me''.
 Poi qualche minuto dopo mi ha chiesto se sono su Facebook.

venerdì 3 dicembre 2010

L'amore degli altri

Ieri sera intorno alla tavola (io, la mia ex fidanzata e la capobanda) si è parlato d'amore. Non c'è molto da dire, quando lo sperimenti, l'amore, è sempre passione e tormento. E' sempre uguale sia a Parma che in Marocco. 


giovedì 2 dicembre 2010

I napoletani sono oggi una grande tribù che, anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg o i Boja, vive nel ventre di una grande città di mare.  Questa tribù ha deciso, in quanto tale, senza rispondere alle proprie mutazioni coatte di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamano la storia, o altrimenti, la modernità. La stessa cosa fanno nel deserto i Tuareg o nella savana i Boja (o fanno anche, da secoli, gli zingari): è un rifiuto, sorto nel cuore della collettività; una negazione fatale contro cui non c'è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia, come  tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perchè questo rifiuto, questa negazione alla storia è giusto, è sacrosanto.

Pier Paolo Pasolini