Questa ricetta in casa nostra si chiama "la minestra di Gennarino", in onore di uno chef dove la mangiammo per la prima volta tre anni fa, durante un corteggiamento stile anni 70, ma Gennarino la fa assai meglio.
Per prima cosa cercate di fare una buona spesa, la cucina inizia sempre da una spesa attenta.
Poi tornati a casa, poggiate in un piatto ciò che avete comprato metteteci un pizzico di sale, copritelo, subito in frigorifero e dopo ve ne andate a lavorare. La sera al ritorno vi appariranno come nella foto, sembra che un'ora prima stavano in acqua.
D'abitudine i pesci adatti a questa ricetta sono: gallinella, calamari o totani, scorfani, triglie, gamberi, poche vongole a testa.
A casa, io spesso trovo Debora, la migliore assistente dell'umanità che mi da una mano, è un gioco nostro che facciamo da tanti anni e questa pasta l'abbiamo preparata insieme ieri sera.
Squamate, eviscerate e sfilettate i pesci, se non vi va o non lo sapete fare, fatevelo fare già in pescheria, Debora ieri sera mi ha detto: "è inutile che ti impegni ad insegnarmi, tanto io non lo farò mai, mi fa schifo".
Con quello che normalmente avreste buttato ci fate un brodo, teste di gamberi, lische e teste di scorfano, di gallinella, di triglia e una patata che lo sgrassa.
Deve cuocere più o meno mezz'ora, lo dovete sempre guardare e non deve schiumare.
Rompete un aglio col polso e poi svestitelo delicatamente con le unghie della sua pellicola, così non vi puzzeranno neanche le mani,
non tagliatelo come a volte fa la mia assistente, mettetelo in una pentola alta ed aggiungete olio, se volete va bene anche un po' di peperoncino e lasciatelo rosolare senza bruciarlo, se vi distraete dovete buttare tutto e ricominciare.Aggiungete i totani o i calamari fatti a pezzetti dopo che avete tolto l'aglio dalla pentola, abbassate un po' il fuoco e coprite, lasciate cuocere per qualche minuto, loro lasceranno già una bella acqua saporita, aggiungete poi il brodo. Quando secondo voi è il momento, mettete in pentola la pasta che più vi piace, io preferisco quella mista, quella per la pasta e patate insomma. Girate spesso, ma non siate nevrotici come Donna Pupetta, che sta sempre con la cucchiarella in mano, dovete solo preoccuparvi che il brodo superi di poco la pasta e che non si azzecchi punto.
Non vi perdete in chiacchiere inutili (per i principianti è meglio spegnere il telefonino) e tenete gli occhi aperti. A metà cottura aggiungete i filetti di scorfano di triglie e di gallinella, girate ancora e aggiungete il sale e sempre brodo. Se girate con la giusta cura i pesci si rompono ma non si spappolano. Un minuto prima di spegnere aggiungete i gamberi puliti e due o tre vongole a testa per quanti sono gli invitati (in questa stagione fino a settembre se ne trovano di buonissime, anche il pesce ha la sua stagionalità), queste si apriranno leggermente e renderanno la minestra ancora più gustosa .
Alla fine aggiustate di sale e un ramo di rosmarino, aspettate un minuto e poi impiattate.
Se è andato tutto bene dovreste sentire il mare in bocca,
se invece non vi piace (per colpa mia o vostra), se avete i gatti come noi la date ai gatti (a loro piace), oppure la buttate e scendete a comprarvi un pezzo di pizza...
Piu o meno deve venire come questa, la foto qua sotto non è mia, io non ho assistenti che documentano le nostre cene, ma il piatto è uguale.
P.S. Il brodo che vi avanza non lo buttate, mettetelo lì dove ci fate il ghiaccio e congelatelo, è un ottimo dado che può rendere più sensuale qualsiasi verdura o altro.
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