Inviavo a Felicia gli articoli sulla camorra che scrivevo, così, come una sorta di filo che sentivo da lontano legarmi alla battaglia di Peppino Impastato. Un pomeriggio, in pieno agosto mi arrivò una telefonata: "Robberto? Sono la signora Impastato!". A stento risposi ero imbarazzatissimo, ma lei continuò: "Non dobbiamo dirci niente, ti dico solo due cose, una da madre e una da donna. Quella da madre è "stai attento", quella da donna è "stai attento e continua".
Da "La bellezza e l'inferno" di Roberto Saviano
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