Le notizie oggi sono un comune prodotto di consumo. Non vengono cercate e scritte per un pubblico che deve essere informato, ma erogate ad un pubblico che deve consumare informazioni. Allo stesso modo fanno le aziende che producono che so, abiti, detersivi, patatine o elettrodomestici. Con la solita vecchia regola del marketing, prima si crea ''il bisogno'' e poi lo si soddisfa, si realizzano capitali ed opinioni.
E così possiamo notare che le notizie intorno a Cogne, Erba, i rifiuti in Campania, Clooney, Veltroni, si vendono che è una bellezza, si trattano sulla borsa dell'editoria per mesi e sono sempre di successo, sempre quotatissime e si possono fare ottimi ricavi, infatti si usa dire: fa notizia, intendendo : è di moda. Questa settimana ad esempio, si è venduta per giorni e con grande successo la notizia, circa i gusti sessuali del fotografo Corona. E chi se ne frega avrebbero detto in tanti.
Invece, a pochi giorni dall'accaduto, non è più in vendita, né sui giornali, né in televisione, neppure alla radio, perfino sul web, alcuna notizia sui 33 minatori intrappolati a 700 metri sotto terra. Non si trova più da nessuna parte. Eppure non è andato esaurito il prodotto.
Si vede che è andato male il lancio e l'azienda l'ha ritirata dal commercio.
Tra i miei ''bisogni'' ci sarebbe la speranza di una buona notizia però.
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